A quasi un anno dall’ uscita di Auff!! (5/02/2012, per MArteLabel e Infecta Suoni e Affini)i quattro “poeti provinciali” continuano a vestire i panni del giullare di corte che cantando sbeffeggia il suo Re. E’ una musica DELLA crisi e non contro la crisi, una critica COL costume piuttosto che dei costumi. Il loro è un live intenso e adrenalinico in cui non lasciano spazio all’immaginazione. La teatralità e l’ironia si fondono insieme per dar vita ad una rappresentazione fisica e sonora dell’esistenza.
BIOGRAFIA
I poeti maledetti? bleah! La finta rabbia, la finta bava, la finta sbornia, le finte frecce. Tutto finto o tutto vero, chi si conforma pure dall'altro lato, quello alternativo, per sembrare più alternativo.
La risposta a tutto questo è IL MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO
la soluzione all'inconveniente di essere nati .
Nati in questo mare di mezzibusti scolpiti per questo o quest'altro mito inventato dall'industria del cinema americano. I quattro da Lanciano (CH), una piangente cittadina medievale, hanno indossato le vesti del giullare per ridere e sputare! Si fracassano in un incidente d'auto, fanno due conti con il dolore e l'inefficienza degli ospedali italiani e si rendono conto, semmai non fosse abbastanza, che così non va, che si sono stancati.
Ma lo sbuffo più grande, più totale, il più annoiato "AUFF!!" del loro disco d'esordio che li ha portati a suonare in tutt’Italia - compreso Berlino e lo Sziget festival di Budapest - , è diretto verso di loro= Questi maledetti, che siano maledetti!
Prima di produrre il disco con MArteLabel hanno vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Speciale MArteLive, sono poi entrati in studio sotto la direzione artistica di Manuele MAX STIRNER Fusaroli, ed ora, sono disposti a disboscare le montagne, con il taglio della mano.
Luca Romagnoli (voce), Marco Di Nardo (chitarra), Andrea Paone (basso) e Nicola Ceroli (batteria) si definiscono Poeti Provinciali. La loro strategia, pensata all'ombra delle montagne Abruzzesi, si propone - tra un'osteria e un palcoscenico - di martellare il cervello di tutti gli abitanti dello stivale, mettendo in scena (specialmente in sede live) un vero e proprio teatro vivido e spietato, in cui è la vita stessa a farla da protagonista, con tutte le sue contraddizioni e situazioni grottesche.
Sono NON violenti (ma a vederli sul palco non si direbbe) e innamorati della vita; quindi non sopportano le gabbie, le manette e i confini.
Non vi lasceranno scelte: o siete con loro, oppure contro di loro!